La 24 ore di Le Mans

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La 24 ore di Le Mans

24 ore Le Mans- 1

A qualcuno sarà certamente capitato di guardare almeno una volta in tv questa competizione automobilistica, anche se sono davvero pochi quelli che riescono a restare in piedi per tutta la sua durata; la 24 ore di Le Mans è infatti la più prestigiosa competizione di durata riservata a vetture di tipo Sport Prototipo e Gran Turismo, una gara che fa parte del calendario agonistico del Campionato del Mondo Endurance, organizzato e patrocinato dall’Automobile Club dell’Ouest (A.C.O.).

Nelle edizioni disputate tra il 1923 ed il 1970 erano soltanto due i piloti che si alternavano al volante di una stessa vettura, poi successivamente ne furono ammessi tre per la effettiva ‘durezza’ della gara; 24 ore di continuo guidando sempre al top sia di giorno che di notte non sono affatto una passeggiata, ed il livello di stress e tensione nervosa dei piloti viene portato davvero al limite. La gara, che si svolge sul circuito di La Sarthe, situato in prossimità della città francese di Le Mans, rappresenta ancora oggi un appuntamento imperdibile per il mondo delle corse, e l’Albo d’Oro di questa prestigiosa competizione vede in testa il pilota danese Tom Kristensen con ben 9 edizioni vinte, seguito dal tedesco Jacky Ickx con 6.

Storia della competizione

La prima 24 ore di Le Mans si svolse a cavallo tra il 26 ed il 27 Maggio del 1923, e da allora va avanti con frequenza annuale, anche se si annoverano alcune edizioni cancellate per ‘cause di forza maggiore’, come successe ad esempio dal 1940 al 1948 a causa della Seconda Guerra Mondiale, e nel 1936 per mancanza di fondi. Altre edizioni furono invece soltanto posticipate, come accadde ad esempio nel 1968 a causa dei tumulti politici scoppiati in Francia e, più recentemente, negli ultimi 2 anni per effetto della pandemia di Covid 19.

Sin dalla sua nascita, la 24 ore di Le Mans si disputa su un tracciato lungo un po’ più di 13 chilometri che per circa una metà è costituito da strade aperte alla normale circolazione del traffico durante tutto l’anno, con qualche ‘variante artificiale’ creata appositamente per la gara. Gareggiano contemporaneamente diverse categorie di veicoli come Prototipi, Auto di Serie, Gran Turismo, con tanto di prestigiosi riconoscimenti sia per i piloti che per le scuderie che vi prendono parte.

1955: l’incidente più grave della storia automobilistica

Corre l’anno 1955, ed il pilota francese Pierre Levegh, al volante della sua Mercedes-Benz 300 SLR è lanciatissimo all’inseguimento di di Mike Hawthorn e della sua Jaguar D-Type; quest’ultimo decide improvvisamente di effettuare una manovra di sorpasso nei confronti della Austin Healey pilotata dal britannico Lance Macklin, per poi imboccare repentinamente la corsia riservata all’ingresso ai box. Tale manovra obbliga il pilota inglese a spostarsi bruscamente sulla sinistra, dove però sopraggiunge la Mercedes di Levegh a velocità nettamente superiore. Si scatena l’inferno.

La Mercedes di Levegh urta il retro della Austin di Macklin, venendo catapultata a gran velocità tra la folla; il bilancio dell’incidente e terrificante: il pilota francese della Mercedes perde la vita insieme ad 83 spettatori, ed inoltre si contano più di 120 persone ferite. Un vero disastro. La gara continua, ma solo per motivi di ordine pubblico, altrimenti le strade cittadine sarebbero state trafficatissime, ed invece servivano ben sgombre per permettere alle ambulanze di prestare soccorso ai feriti.

La 24 ore di Le Mans oggi

Gli incidenti si sa, fanno parte del mondo delle corse, proprio come una gamba rotta fa parte del mondo del calcio; certo si spera sempre che nel corso della gara non succeda nulla di grave, ma il pericolo è nascosto dietro l’angolo, e bisogna metterlo in preventivo. Per questo motivo, dopo quella tragica edizione del 1955, il circuito fu modificato, e si apportarono variazioni volte ad aumentare la sicurezza sia dei piloti che degli spettatori.

Tranne qualche incidente di minor rilievo, non si sono più registrati incidenti gravi. Negli ultimi 4 anni, la 24 ore di Le Mans è stata dominata dal team Toyota Gazoo Racing, che ha trionfato nel 2018 e nel 2019 con un ‘tridente’ di piloti formato da Alonso, Buemi e Nakajima, mentre nel 2020 e nel 2021 lo ha fatto con due formazioni diverse: Buemi, Nakajima, Hartley prima, e Conway, Kobayashi, Lopez nell’ultima edizione dello scorso anno.

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